La Toscana è una delle maggiori ed importanti regioni italiane per patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico. Posta nell'Italia centrale, confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Marina di Carrara (confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del fiume Chiarone, che segna il confine con il Lazio.[1] La Toscana amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano. Il capoluogo regionale è Firenze; le altre città capoluogo di provincia sono Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Rilievi Montuosi
Sia a nord che a est la Toscana è circondata dagli Appennini ma il territorio è prevalentemente collinare. Tuttavia, nella regione si trovano altri rilievi montuosi degni di nota al di fuori della dorsale appenninica. Nella parte centro-settentrionale della regione ritroviamo, a nord-ovest, le Alpi Apuane (separano -tra le province di Lucca e Massa-Carrara- la Versilia dalla Garfagnana) e il Monte Pisano che svetta tra Pisa e Lucca; a nord tra Garfagnana, Emilia Romagna ed i Monti Pratesi, la verdissima Montagna Pistoiese, con rilievi che sfiorano i 2000 metri s.l.m.; nella parte centrale i Monti del Chianti si innalzano tra le dolci colline segnando il confine tra le province di Siena e Arezzo; a est il Pratomagno, quasi completamente circondato dall'Arno, divide la parte appenninica dell'aretino (il Casentino) dal Valdarno superiore fiorentino e aretino. La parte meridionale della regione si caratterizza, ad ovest, per le Colline Metallifere che separano la Maremmadall'entroterra meridionale pisano e dalla parte sud-occidentale della provincia di Siena; a est svettano invece il massiccio del Monte Amiata (antico vulcano ormai spento tra le province di Siena e Grosseto dalle cui sorgenti attinge l'Acquedotto del Fiora) e, più ad oriente, il Monte Cetona che si innalza all'estremità sud-orientale della provincia di Siena separando la Val d'Orcia dalla Val di Chiana
Gruppi Collinari
Il territorio della Toscana risulta prevalentemente collinare, soprattutto nella parte centro-meridionale. I vari sistemi collinari sono separati dalle vallate dei vari corsi d'acqua e digradano ad ovest verso le aree pianeggianti costiere. Nella parte centrale della regione ritroviamo, da ovest a est, le Colline livornesi a sud della città labronica, le Balze di Volterra che caratterizzano i territori circostanti l'omonimo centro della provincia di Pisa, il Montalbano tra le province di Pistoia, Prato e Firenze, i rilievi collinari della Valdelsa tra le province di Siena e Firenze, le colline del Chianti che occupano una vasta area a cavallo tra le province di Firenze, Arezzo e Siena e i rilievi collinari della Valtiberina all'estremità orientale della provincia di Arezzo. L'area meridionale della regione si caratterizza ad ovest per le Colline Metallifere (a cavallo tra le province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena dove svettano anche alcuni rilievi montuosi; la parte centrale della Toscana meridionale comprende i rilievi collinari della Valle dell'Ombrone e le Colline dell'Albegna e del Fiora in provincia di Grosseto, le colline della Val di Merse e le Crete senesi con il Deserto di Accona (caratterizzato da calanchi e biancane) in provincia di Siena; la parte orientale include le colline dell'Area del Tufo in provincia di Grosseto, dai rilievi collinari della Val d'Orcia in provincia di Siena (tra essi svettano ad sud-ovest il Monte Amiata e a sud-est il Monte Cetona) e dalle colline della Val di Chiana che caratterizzano il paesaggio a cavallo delle estremità meridionali delle province di Siena e Arezzo.
Pianure
In Toscana, si trovano aree pianeggianti sia lungo la fascia costiera che nell'entroterra. Il litorale settentrionale comprende la Versilia (chiusa a est dalle Alpi Apuane); l'area pianeggiante che interessa la costa tra Pisa e Livorno comprende invece l'ultimo tratto del Valdarno inferiore. La Maremma si apre lungo l'intero tratto costiero centro-meridionale della regione, inoltrandosi anche in territorio laziale, ed è suddivisa a sua volta in Maremma livornese e pisana a nord e in Maremma grossetana a sud. Tra le aree pianeggianti interne, la pianura principale è il Valdarno che si sviluppa da est ad ovest lungo il corso dell'omonimo fiume tra le province di Arezzo, Firenze e Pisa, includendo anche l'estremità settentrionale della provincia di Livorno a sud della foce. Questa area pianeggiante è suddivisa a sua volta in Valdarno superiore a monte di Firenze, medio Valdarno attorno alla città di Firenze e Valdarno inferiore a valle di Firenze. Tra la dorsale appenninica e il Montalbano, nella parte centrale della regione, si trova una conca intermontana che si sviluppa da sud-est a nord-ovest ed include le città di Firenze, Prato e Pistoia con le relative aree metropolitane prive di soluzioni di continuità; la piana può essere considerata come una continuazione del medio Valdarno. Tra la dorsale appenninica, i Monti Pisani e il Montalbano, nella parte nord-occidentale della regione, si apre un'area pianeggiante tra le province di Pisa, Lucca e Pistoia che include ad ovest la Piana di Lucca, a est la bassa Valdinievole, mentre a sud si inoltra nel Valdarno inferiore attraverso il Padule di Fucecchio. Altre aree pianeggianti minori, spesso circondate da sistemi collinari, si ritrovano lungo le valli di alcuni corsi d'acqua minori. Tra queste sono da segnalare la Valdera in provincia Pisa, la Valdelsa tra le province di Siena e Firenze e la Val di Chiana tra le province di Siena e Arezzo.
Coste
La Toscana, bagnata dal Mar Ligure nella parte centro-settentrionale e dal Mar Tirreno in quella meridionale, si caratterizza per un litorale continentale molto diversificato nelle sue caratteristiche. Un ininterrotto tratto costiero basso e sabbioso interessa, nella parte più settentrionale della regione, gli interi tratti litoranei delle province di Massa-Carrara, Lucca e Pisa, tra il confine con la Liguria e il Canale dei Navicelli presso Livorno, nell'area che include le spiagge della Versilia e del litorale pisano e le foci dei fiumi Serchio e Arno. Maggiormente variegati risultano invece il litorale della Maremma livornese e quello della Maremma grossetana. La città di Livorno si affaccia sul mare con coste basse e scogliose che tendono ad innalzarsi a sud fino alle porte di Rosignano Solvay, dove inizia il lunghissimo tratto di litorale sabbioso della Costa degli Etruschi che prosegue ininterrotto fino al Golfo di Baratti, chiuso a sud dal promontorio di Piombino nel punto di passaggio dal Mar Ligure al Mar Tirreno. A est della città di Piombino ha inizio il Golfo di Follonica che segna il passaggio dalla provincia di Livorno a quella di Grosseto ed è caratterizzato da una costa bassa e sabbiosa che termina a sud di Follonica, in località "Puntone di Scarlino" dove si elevano le prime propaggini del promontorio delle Bandite di Scarlino; questo tratto costiero si presenta alto e frastagliato, fatta eccezione per la suggestiva Cala Violina. Un ulteriore tratto sabbioso collega il promontorio delle Bandite di Scarlino a Punta Ala, dove ha inizio un altro tratto di costa alta e rocciosa fino alla località di "Rocchette" a nord di Castiglione della Pescaia. Il successivo tratto costiero sabbioso include anche la foce del fiume Ombrone e raggiunge i Monti dell'Uccellina, insieme di promontori che digradano a Talamone, dove inizia un altro tratto sabbioso fino al promontorio dell'Argentario, comprendente anche il Tombolo della Giannella a sud della foce del fiume Albegna. L'Argentario presenta coste alte e rocciose, fatta eccezione per alcune isolate e suggestive calette; il Tombolo della Feniglia è l'altro cordone sabbioso che lo collega alla terraferma dove raggiunge il promontorio di Ansedonia, oltre il quale inizia il tratto delle Spiagge ferrifere che costeggiano il Lago di Burano e si inoltrano in territorio laziale oltre la foce del Chiarone.
Isole
L'Arcipelago Toscano è costituito da 7 isole principali e da alcuni isolotti minori, molti dei quali sono semplici secche o scogli affioranti, per un totale di circa 167, tutelate dal Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. L'isola principale è l'Isola d'Elba, bagnata a nord dal Mar Ligure, a est dal Canale di Piombino, a sud dal Mar Tirreno e a ovest dal Canale di Corsica. L'isola presenta un'alternanza di coste basse e sabbiose e coste più alte e frastagliate dove si aprono suggestive calette; le isole minori di Cerboli e Palmaiola si trovano tra l'Elba e la costa toscana. A nord dell'Isola d'Elba si trovano l'Isola di Capraia, nel Canale di Corsica, e l'Isola di Gorgona, la più settentrionale dell'Arcipelago; entrambe le isole presentano coste frastagliate, fatta eccezione per i rispettivi approdi. Nello specchio di mare tra l'Isola di Gorgona e il Porto di Livorno affiorano le Secche della Meloria, caratterizzate da una serie di scogli affioranti, sul maggiore dei quali sorge anche una suggestiva torre medievale (Torre della Meloria); un'altra serie di secche, le Secche di Vada si trovano al largo dell'omonima località della Costa degli Etruschi. A sud dell'Isola d'Elba si trovano 4 isole principali ed altre minori, bagnate dalle acque del Mar Tirreno. L'Isola di Pianosa, completamente pianeggiante e con leggere ondulazioni, presenta sia coste sabbiose che scogliose; l'Isola di Montecristopresenta coste alte e frastagliate, fatta eccezione per la zona dell'approdo, ed include al largo della sua sponda occidentale un isolotto minore chiamato Scoglio d'Affrica o Formica di Montecristo; l'Isola del Giglio presenta coste prevalentemente alte e rocciose, fatta eccezione per alcune suggestive cale e per la Spiaggia del Campese, chiusa a sud da una serie di faraglioni; l'Isola di Giannutri presenta coste scogliose anche se presenta un territorio caratterizzato soltanto da ondulazioni e dislivelli leggerissimi. Tra le isole minori, sono da segnalare le Formiche di Grosseto al largo della costa grossetana.
Fonte testi e contenuti: Wikipedia

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