Geografia
La Puglia è la regione più orientale d'Italia: Punta Palascìa, presso Otranto, nel Salento, dista circa 80 km dalle coste dell'Albania e costituisce il punto più ad est del Paese. È bagnata dal mar Adriatico e dal mar Ionio ed è la regione dell'Italia continentale con la più lunga estensione costiera. Oltre che dal mare, i confini della regione sono segnati dal corso del fiume Fortore, dal Subappennino Dauno e dalla depressione bradanica. Salvo il tratto finale dell'Ofanto, nessun fiume pugliese è navigabile. Le acque interne sono scarse e includono per lo più alcuni laghi costieri, tra i quali quelli di Lesina e Varano e i laghi Alimini. Il lago di Occhito, al confine col Molise, è un bacino artificiale realizzato recentemente dall'Acquedotto Pugliese per fronteggiare le frequenti crisi idriche della regione. Il suo territorio è pianeggiante per il 53,3%, collinare per il 45,3% e montuoso solo per l'1,5% il che la rende la regione meno montagnosa d'Italia. I monti più elevati si trovano nel subappennino Dauno, dove si toccano i 1152 m del Monte Cornacchia , i 1145 m del monte Saraceno e i 1105 m del monte Crispignano , e sul Gargano con i 1055 m del monte Calvo. Il resto del territorio pugliese è per lo più collinare o pianeggiante. La parte collinare è rappresentata prevalentemente dalle Murge, rilievi di antica formazione con quote di circa 700 m (monte Caccia, Torre Disperata), e dalle Serre Salentine. La parte pianeggiante, che costituisce circa il 53% del territorio, è formata dal Tavoliere delle Puglie (che con un'estensione di 3000 km2 è considerata la più estesa pianura italiana dopo la Pianura Padana), dalla Terra di Bari e dalla pianura Salentina.
Pianure
Le pianure sono costituite dal Tavoliere delle Puglie, dalla fascia costiera della Terra di Bari e pianura Salentina. Il Tavoliere occupa quasi la metà della Capitanata; nato come pianura di sollevamento (infatti un tempo era sottomarino) si estende per circa 3000 km² tra i Monti Dauni a ovest, il promontorio del Gargano e il mare Adriatico a est, il fiume Fortore a nord e Ofanto a sud. È la più vasta pianura d'Italia dopo la Pianura Padana; è geologicamente classificabile come preistorico fondo marino. Il nome Tavoliere deriva dal catasto romano, organizzato in Tabulae censuariae, sul quale erano annotate le proprietà terriere adibite al pascolo o alle coltivazioni. In autunno e in inverno la pianura è talvolta soggetta alle esondazioni del Fortore, dell'Ofanto o di alcuni torrenti, mentre in primavera e in estate è spesso segnata dalla siccità. La pianura Salentina, chiamato anche Piana Messapica o Tavoliere di Lecce, è un vasto e uniforme bassopiano del Salento compreso tra i rialti terrazzati delle Murge a nord e le Serre salentine a sud. Si estende per gran parte del brindisino (piana brindisina), per tutta la parte settentrionale della provincia di Lecce, a nord della linea che grossomodo congiunge Gallipoli e Otranto, fino ad Avetrana e Manduria nel tarantino. Nella sua zona mediana corre la strozzatura del cosiddetto "istmo messapico", fra Porto Cesareo e l'antica Valesio, nei pressi di Torchiarolo. Caratteristiche della pianura salentina sono i poderosi strati di terra rossa e l'assenza di corsi d'acqua di superficie. Il terreno carsico tuttavia presenta innumeroveli inghiottitoi (chiamate vore o capoventi), punti di richiamo delle piovane, che convogliono l'acqua nel sottosuolo alimentando veri e propri fiumi carsici. Solcano poi la superficie numerosi canali scavati per favorire il deflusso delle piovane negli inghiottitoi, e per evitare quindi la formazione di acquitrini. La fascia costiera della Terra di Bari è il territorio pianeggiante stretto tra le Murge e il mare Adriatico e comprendente la città di Bari e l'intero litorale dalla foce dell'Ofanto a Fasano.
Montagne
Gli unici elementi montuosi si trovano in provincia di Foggia e sono Il subappennino Dauno (noto anche con i toponimi Monti Dauni o Monti della Daunia), una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell'Appennino campano. Essa occupa la parte occidentale della Capitanata e corre lungo il confine della Puglia con il Molise e la Campania.Le maggiori vette sono il Monte Cornacchia (1152 m) e il Monte Crispignano (1105 m) situato nel territorio di Accadia, importante si per altitudine che dal punto di vista religioso. Il Gargano corrisponde sostanzialmente a un massiccio montuoso chiamato lo "sperone d'Italia". Il Gargano, l'unica montagna interamente pugliese, era in origine un'isola, poi unita alla terraferma da un progressivo accumulo di depositi alluvionali. Il massiccio, costituito essenzialmente da rocce calcaree, che culminano nei 1056 m del Monte Calvo (significativo è il nome di questo monte, dalle nude e sassose pendici), ha una vistosa morfologia carsica, i cui aspetti più interessanti sono le numerose grotte, abitate sin dalla preistoria. Gli altri monti sono: Lo "Spigno", "Giovannicchio", e "Monte Nero".
Isole
Alla Puglia appartengono alcuni gruppi insulari e isole di modestissime dimensioni. Il principale gruppo, sito nel mare Adriatico, è l'arcipelago delle isole Tremiti composto dalle isole di San Nicola, San Domino, Capraia, Cretaccio e la più distante Pianosa. L'unica isoletta garganica è l'isola di Sant'Eufemia dinanzi a Vieste. Al largo del porto di Brindisi, sempre nell'Adriatico, sono ubicate le isole Pedagne e l'isola di Sant'Andrea conosciuta anche come Forte a Mare. Innanzi a Gallipoli nel mar Ionio sono l'isola di Sant'Andrea e l'isola del Campo. Altre isole nelle acque ioniche, di limitata superficie, sono l'isola Grande dinanzi a Porto Cesareo e l'isola della Malva, innanzi a Torre Chianca, nel comune di Nardò. Il mare Grande di Taranto inoltre è delimitato dal gruppo delle isole Cheradi, formato dalle isole di San Pietro e di San Paolo.
Le Coste
Nel 2003[14] l'81,3% degli 865 km di coste pugliesi è stato dichiarato balneabile in seguito alle verifiche imposte dal D.P.R. 470/82. La Puglia ha uno sviluppo costiero pari a 784 km, ai quali si devono aggiungere i circa 50 km delle isole Tremiti. Percorrendo l'intera costa pugliese dal confine a sud con la Basilicata, si trova il litorale del Golfo di Taranto, che è caratterizzato da spiagge bianche basse circondate da pinete. Una caletta di Monopoli Vista di Giovinazzo dal marePartendo dalla Marina di Ginosa, località balneare che ha ottenuto la bandiera blu della comunità europea, si giunge a Taranto con il suo porto ed il suo lungomare, caratterizzato dal canale navigabile che mette in comunicazione il mar Grande con il mar Piccolo. Sullo sfondo, è possibile scrutare all'orizzonte l'arcipelago costituito dalle vicine isole Cheradi. Sino a Campomarino di Maruggio, la costa procede in un tipico paesaggio mediterraneo: rocce, insenature e fichi d'India. Scendendo verso sud, si incontra un tratto frastagliato con varie insenature. Proseguendo si incontra la Marina di Pulsano, che presenta un'acqua cristallina con basso fondale e con intorno una natura rigogliosa. Torre Lapillo e Porto Cesareo, con le loro lunghe spiaggie, aprono la strada a Santa Caterina e Santa Maria al Bagno prima di giungere nella turistica Gallipoli. Dopo la città portuale, la costa torna sabbiosa e prosegue fino alla baia che termina a Torre del Pizzo. Si giunge quindi a Santa Maria di Leuca, che segna il punto in cui si congiungono il mar Ionio ed il mar Adriatico. Risalendo la costa adriatica, si passa per Marina Serra, per il porto di Tricase e per Castro, con le sue affascinanti grotte, per poi giungere a Porto Badisco. La natura è protagonista con le sue scogliere a picco sul mare, sulle quali spicca l'orientaleggiante Santa Cesarea Terme, città termale. Siamo a pochi chilometri dalle coste albanesi, che è possibile scrutare all'orizzante nelle giornate terse. Proseguendo verso nord, si incontra la vecchia capitale del Salento, cioè Otranto. Risalendo ancora la costa verso nord, le spiaggie tornano basse e si ritrovano località balneari sviluppate turisticamente, come San Foca e San Cataldo, che raccolgono i bagnanti della vicina Lecce. Dopo il porto naturale di Brindisi, con i due suoi seni, è possibile imbattersi nelle torri di avvistamento costruite per scrutare l'orizzonte in caso di attacchi saraceni, come Torre Guaceto, che si innalza sull'area protetta omonima e che offre una rigogliosissima vegetazione in canneti e macchia mediterranea. Attraversando le spiaggie di Specchiolla, Pantanagianni e Torre Santa Sabina, si giunge alla Marina di Ostuni e Villanova, che presentano moderni villaggi turistici con calette e scogliere basse, Continuando verso nord, si giunge a Torre Canne. Varcando il confine con la provincia di Bari, prima Monopoli e poi di nuovo le alte scogliere di Polignano a Mare. Superando il porto turistico di Mola di Bari, col suo pescoso mare, si giunge nel capoluogo pugliese con il suo moderno e monumentale lungomare, segnato dal castello e i numerosi negozi. Qui la costa ritorna a offrire spiaggie sabbiose. Quindi si giunge a Giovinazzo, città balneare che ha ottenuto la bandiera blu della comunità europea. Andando verso nord si giunge a Trani con la sua bianca cattedrale e Barletta, città industriale che non ha perso la bellezza delle spiaggie. Giungendo in provincia di Foggia si incontrano Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia, col suo golfo che offre una vista sulla costa pugliese, e da dove ci si può imbarcare per le isole Tremiti. L'immensa pianura del Tavoliere delle Puglie s'interrompe per dare spazio al promontorio del Gargano, che offre un litorale con coste alte e grandi spiagge. Il bianco delle case di Pugnochiuso, Mattinata, Peschici, Vieste, Rodi Garganico rompono il verde della natura.
Fonte testi e contenuti: Wikipedia

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